Ciclo di vita
Tutti i cambiamenti, anche i più attesi, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciano dietro di noi è parte di noi stessi, dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un’altra.
Anatole France
Lo svolgersi della vita umana richiede diversi adattamenti ai numerosi cambiamenti che ciascuno incontra/affronta: cambiamenti attesi (cambiamenti indotti da fattori comuni a tutti o quasi tutti gli individui, come lo sviluppo fisico o alcune tappe della socializzazione), quasi normativi (quando – anche se non inevitabili – sono molto diffusi nella popolazione) e non normativi (quando riguardano poche persone, al limite anche un singolo individuo). Per la psicologia del ciclo di vita l’uomo è in costante trasformazione, sia nell’età cosiddetta evolutiva, sia nelle età successive, un tempo erroneamente considerate come sostanzialmente uniformi (almeno fino agli anni della vecchiaia.
Tra i cambiamenti che avvengono in ragione delle trasformazioni dell’organismo (crescita fisica/declino), quelli legati all’adolescenza sono tra i più complessi da affrontare ed integrare.
Nell’adolescenza bisogna far fronte anche ai cambiamenti delle caratteristiche psicologiche, cambiamenti nelle relazioni con gli altri e nell’interazione con l’ambiente.
In questa prospettiva lo sviluppo è considerato come processo:
- Multidimensionale: può riguardare ambiti diversi, dove può avvenire con tempi e modalità molto varie;
- Multidirezionale: lo sviluppo può produrre crescita ma anche perdita di alcune conquiste;
- Interattivo: il contesto in cui lo sviluppo agisce è determinante per ottenere una crescita psicologica sana, in particolare l’adolescenza non coinvolge solo un singolo individuo ma riguarda tutta la famiglia che può appunto sperimentare una crisi del ciclo di vita.
- Plastico: la traiettoria dello sviluppo può essere indirizzata grazie ad esperienze positive, quale può essere una psicoterapia.
Molto rilevante è anche il concetto di compito evolutivo. Secondo Havinghurst il compito evolutivo è un :“compito che emerge in un dato momento della vita, il cui esito positivo o negativo determina successo e felicità o difficoltà, infelicità, disapprovazione sociale”. Le fonti dei compiti sono la maturazione biologica, le aspettative della società, desideri, aspirazioni, valori personali.
La fase di vita che attraversano gli adolescenti si caratterizza per la presenza di alcuni compiti evolutivi specifici:: la separazione dal gruppo affettivo primario (la famiglia), l’integrazione della nuova identità sessuata conseguente alla pubertà, costruzione di nuove identificazioni sociali e confronto con il contesto di riferimento in maniera autonoma.
Se alcuni di questi compiti non vengono realizzati assisteremo a quella che possiamo definire crisi adolescenziale.
Per Erikson ogni fase di vita necessita la risoluzione di un peculiare conflitto, risoluzione che se non ben superata può portare a malessere e sintomi psicologici che possono protrarsi nel tempo. In particolare nell’adolescenza sarà necessario costruire un senso di indentità coeso e coerente ed evitare il rischio di dispersione dell’identità.