Molto spesso I miei clienti mi chiedono di aiutarli a comprendere quale decisione prendere in svariate situazioni sulla carriera professionale, sulle relazioni sentimentali o sulla gestione dei conflitti.
Sia che si tratti di scelte riguardanti la vita quotidiana che di scelte molto importanti per il proprio futuro, ho notato una crescente difficoltà a prendere decisioni e capire cosa è meglio per sé stessi.
Rispetto ad altri generazioni, giovani e adulti Millenials e Generazione Z hanno maggiori livelli di stress, meno capacità di gestirlo e più difficoltà a prendere decisioni e compiere scelte.
Tra i 20 e 35 anni arriva un periodo in cui sarà necessario prendere decisioni che influenzeranno il futuro, sia in termini di lavoro che di relazioni sociali. L’incertezza di questa fase di vita e del periodo storico che viviamo può rendere il processo di scelta molto stressante.
In particolare, i giovani e I giovani adulti accusano lo stress con problematiche sulla propria salute fisica o con somatizzazioni (mal di testa, gastriti, inappetenza, mancanza di energie, insonnia, etc.)
Chi si ritrova poi a dover svolere il ruolo di genitore può sentire come troppo stressante prendere decisioni come adulti responsabili di minori, una responsabilità che può divenire insostenibile.
Anche la pandemia, come sappiamo, ha aumentato I livelli di ansia e stress nella popolazione e questo ha reso l’atto di prendersi delle responsabilità molto gravoso.
Per aiutare le persone a comprendere quale decisioni siano migliori per sé stessi utilizzo alcuni risultati della ricerca psicologica nel campo del Decision – Making. A mio parere, ci sono due elementi che vanno presi in considerazione: la dimensione cognitiva del processo di scelta e il ruolo della gestione delle emozioni.
Risorse cognitive e Scelte.
Abbiamo a disposizione una fonte limitata di risorse mentali e prendere decisioni, forza di volontà e auto controllo attingono ad una stessa area del nostro funzionamento psichico. Quando lo stress o eventi esterni complessi ci richiedono troppa energia non è possibile prendere decisioni con determinazione e velocità e abbiamo la necessità di posticipare e procrastinare.
Infatti, l’attività di pianificazione e il riuscire a rimanere concentrati richiedono una discreta quantità di risorse che non sempre sono a nostra disposizione.
Si tratta dei processi neurobiologici che sottostanno alla nostra attività psichica, è stato dimostrato come le persone in uno stato di equilibrio tra risorse e richieste esterno riescano a trovare compromessi soddisfacenti molto facilmente, mentre quando si trovano ad avere meno risorse a disposizione, scegliere tra piò opzioni disponibili diviene fonte di stress.
Lo stress ha un potere inibitorio nei confronti della corteccia prefrontale, componente cerebrale connessa ai compiti come la pianificazione, la valutazione, la regolazione delle emozioni; tutti compiti indispensabili per compiere scelte chiare e soddisfacenti.
In uno studio sperimentale Baumeister & Vohs (Advances in Experimental Social Psychology, Vol. 54, 2016) hanno osservato che le scelte delle persone con minori risorse sono molto orientate verso valutazione estreme invece che verso compromessi efficienti, si tenderà quindi a scegliere le soluzioni meno costose o con la qualità più alta invece che tentare di attivare la funzione riflessiva, funzione indispensabile per compiere scelte consapevoli e più efficienti.
Strategie per prendere decisioni più facilmente
Per coloro che percepiscono la presa di decisioni come troppo stressante, sia che si tratti genitori, giovani adulti o studenti universitari esistono alcune strategie che possono essere di grande aiuto.
Alcuni ricercatori della Columbia University (Megan & Delgado, Nature Human Behaviour, Vol. 1, 2017) hanno appurato come le persone che riescono a sperimentare emozioni positive quando pensano al loro passato, i loro livelli di stress diminuiscono. L’attività cerebrale delle aree deputate alla regolazione delle emozioni diminuisce ed è possibile ottenere più risorse per compiere scelte frutto di riflessione e consapevolezza.
Al contrario, se nel tuo passato sono presenti memorie ed esperienze negative che non sono state elaborate, il livello di stress potrebbe compromettere la qualità del tuo decision – making.
La psicoterapia può aiutarti a rielaborare le emozioni negative legate alle esperienze passate e riottenere finalmente resilienza e strategie utile per gestire le sfide che hai di fronte.
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Sappiamo poi che il la percezione di controllo e padronanza sulle situazioni ci aiuta e gestire le stress e ci fa sentire più capaci di raggiungere i nostri obiettivi. Questo a volte però si scontra con l’impossibilità di avere un controllo totale su tutto ciò che ci circonda.
Una delle tecniche che propongo ai miei clienti riguarda la possibilità di dividere i compiti complessi in piccoli step da compiere uno dopo l’altro.
Nel momento in cui ci si sente più fiduciosi di poter risolvere uno specifico compito limitato e controllabile diviene più semplice svolgere tutti gli altri step in cui abbiamo diviso il nostro macrobiettivo.
Durante un percorso psicologico costruisco con i miei clienti una mappa dei loro obiettivi e insieme troviamo la strategia migliore per rendere i loro obiettivi raggiungibili in maniera realistica e con il minore livello di ansia possibile.
Comprendere le emozioni per prendere scelte migliori
Come detto su siamo dotati di un sistema di regolazione delle emozioni che è intimamente connesso al processo di Decision -Making.
Quello che spesso accade a chi soffre di stress per le scelte è l’impossibilità di accedere al proprio mondo interno e alla dimensione affettiva del proprio Sé.
Le emozioni hanno la funzione di orientarci verso le cose che desideriamo o che vogliamo allontanare. Ci aiutano a comprendere cosa è meglio per noi, cosa ci rende felici o cosa dobbiamo lasciare andare.
Nel corso della vita le esperienze infantili e adulte possono costringerci a dissociare alcune emozioni perché intollerabili. Questo meccanismo è utile per diminuire la sofferenza momentanea ma rischia di farci abituare ad una vita troppo razionale e fredda.
Quando dovremo prendere una decisione allora non sarà possibile riferirci al nostro sistema interno di regolazione delle emozioni e potremo affidarci solo alle valutazioni razionali sulla scelta migliore in assoluto o in termini oggettivi. Purtroppo però la qualità delle scelte ha un carattere soggettivo e riguarda la nostra unicità e i nostri desideri, non una serie di parametri oggettivi.
Per questa ragione la psicoterapia può permetterti di riappropriarti della capacità di leggere e comprendere le tue emozioni senza razionalizzare troppo.
In questo modo quando ti approccerai ad una scelta potrai fare affidamento su diversi strumenti cognitivi ed emotivi e non sarà necessario provare livelli eccessivi di stress.